JP Morgan ha rivisto al ribasso le sue previsioni economiche per l’Argentina, prevedendo un approfondimento dell’incertezza derivante dai risultati delle elezioni primarie (PASO), che ha definito aver scatenato il “terremoto Milei” dopo aver posizionato il candidato presidenziale Javier Milei di “La Libertad Avanza” come favorito.
In un rapporto indirizzato ai suoi clienti, l’istituto finanziario ha rivelato che “abbiamo rivisto al rialzo la nostra previsione per l’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) entro dicembre 2023 a seguito dell’aggiustamento del tasso di cambio ufficiale post-PASO”. Di conseguenza, hanno messo in guardia dicendo che “dobbiamo mettere in guardia riguardo a uno scenario di significativa accelerazione dell’inflazione rispetto al caso di base”.
Approfondendo questa analisi, hanno elaborato, affermando che “ipotizzando un passaggio del 50% ai prezzi nei primi due mesi dopo la svalutazione, ci aspettiamo che l’inflazione raggiunga cifre a due cifre, con una media del 12,5% al mese in agosto-settembre”. Pertanto, la banca d’investimento prevede un tasso di inflazione accumulato del 25% nel periodo bimestrale attuale.
Per quanto riguarda la variazione su base annua, hanno aggiunto che “in questo contesto, abbiamo aumentato la nostra previsione di inflazione annuale dal 150% al 190%, sottolineando comunque il rischio di aumenti ancora più elevati nelle nostre previsioni, a seconda dell’esito altamente incerto delle elezioni generali in ottobre”.
Affrontando la risposta dell’amministrazione di Alberto Fernández ai risultati delle elezioni primarie, il rapporto dell’istituto ha affermato che “la reazione del governo è stata in parte diversa da quanto avevamo previsto”, facendo riferimento alla svalutazione del 22% del tasso di cambio ufficiale. Hanno evidenziato che questa misura ha contribuito a ridurre il divario del tasso di cambio, ma l’aspettativa della banca è che si allargherà nuovamente nelle prossime settimane a causa della “persistente incertezza che circonda la politica economica e l’esito elettorale”.
Il peggioramento delle prospettive economiche del paese è legato a quello che JP Morgan definisce “terremoto Milei”, che “segna l’inizio di un periodo di intensificata incertezza”. Stimano che ciò porterà a un ulteriore deterioramento, con probabili ripercussioni sulle elezioni generali di ottobre.